La terapia con i fiori di Bach mira a ricostituire l’armonia con se stessi a curare la “mente” affinchè il corpo ne tragga vantaggi.
Bach affermava che per guarire le malattie l’unico modo era di correggere l’errore dentro di noi e liberarcene.
Ad esempio le malattie caratterizzate da rigidità e tensione sono l’effetto dell’orgoglio che è arroganza e rigidità d’animo; le nevrosi sono dovute ad un egoismo eccessivo, e così via.
In questa maniera Bach nel 1935 scoprì trentotto fiori in grado di riequilibrare gli stati d’animo negativi a cui corrispondono.
Riempì dei contenitori di vetro con dell’acqua vi mise dentro dei fiori e li lasciò al sole per 3-4 ore rimossi i fiori vi aggiunse una soluzione alcolica per rendere stabile il liquido e da qui partì sperimentando le loro proprietà.
Alcuni rimedi li ottenne con l’ebollizione. Ognuno di questi copre una gamma di stati mentali ed emotivi.
Per esempio se parliamo di paura dovremo considerare in maniera diversa il terrore (Rock Rose), la paura (Mimulus) e l’ansietà per gli altri (Red Chestnut).
I rimedi prendono il nome dal fiore che li origina. Sono di due tipi: rimedio di aiuto che si riferisce allo stato transitorio del paziente e rimedio di tipo che si rifà invece alla personalità di esso.
Sono estremamente indicati nelle patologie comportamentali dei nostri animali da compagnia.
Somministrazione del rimedio
In commercio troviamo le diluizioni.
Di queste si versano due gocce in un flacone da 30 ml. di acqua minerale con due cucchiani di brandy come conservante. Stesso procedimento anche se si utilizzano più rimedi e se ne prendono due gocce di ognuno.
Dose giornaliera: 4 gocce 3-4 volte al giorno per poche settimane o più mesi, sotto la lingua o diluite in un bicchiere d’acqua.
Attenzione: non lasciare il flacone al sole, nè al caldo o al freddo, nè vicino campi magnetici.