L’emobartonellosi nel gatto: diagnosi e cure

Articoli correlati

L’emobartonellosi, è una malattia causata da un parassita che entra nel sangue.

Il contagio avviene a causa del morso di una pulce infetta o con un rapporto sessuale con un gatto ammalato; si trasmette anche ai cuccioli durante il parto, l’allattamento o con trasfusioni di sangue infetto.

Ecco un altro dei motivi per cui la sterilizzazione/castrazione si rende importante.

Purtroppo una volta contratta non vi è cura per debellare il parassita ma si può tenere sotto controllo.

I sintomi scompaiono ma il gatto può avere delle ricadute. Per prevenire l’emobartonellosi basta tenere costantemente il nostro gatto sotto protezione antiparassitaria, se la pulce infetta non morde il gatto non c’è contagio.

I gatti più a rischio sono ovviamente i gatti che conducono una vita all’aperto ma anche i gatti di appartamento possono contrarre l’emobartonellosi.

I sintomi in genere sono visibili dopo qualche settimana e sono: abbattimento, perdita di appetito, dimagrimento, barcollamenti (perdita di equilibrio), anemia (a volte anche grave), difficoltà respiratorie, linfonodi, milza e fegato ingrossato.

Per diagnosticare l’emobartonellosi occorre fare un prelievo del sangue oppure nella ricerca del dna del parassita nel sangue del gatto (PCR).

La cura è a base di antibiotici specifici, questo può far guarire apparentemente il gatto che rimarrà però portatore sano del parassita e sarà soggetto a ricadute in periodi di forte stress (es. trasloco, arrivo di un nuovo inquilino, ecc…) anche un semplice raffreddore, una gravidanza o un intervento chirurgico.

Alcuni gatti purtroppo non rispondono alla cura e non riescono a superare l’anemia e il valore dei globuli rossi, nonostante il trattamento antibiotico, resta basso.

Succede di solito a gatti molto giovani, gatti anziani e/o con malattie (es. FELV) e la loro guarigione risulta difficoltosa. In alcuni di questi casi l’emobartonellosi può essere fatale.

Per questo motivo è consigliabile tenere il gatto in casa ed evitare le uscite, in modo che non possa contrarre malattie.

Se in casa con il gatto portatore vi sono altri gatti, questi devo essere sempre sotto trattamento antiparassitario per evitare il contagio.

Consiglio: se la vostra scelta ricade su un gatto di razza maine coon è bene rivolgersi solo ad allevatori riconosciuti che eseguono tutti i controlli sulla salute dei genitori per una maggiore garanzia del cucciolo che intendete adottare.

Leggi anche questi articoli

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Storie popolari